Escapada a Bilbao
Tre giorni a Bilbao è quello che ci vuole dopo una settimana di lavoro…E’ un’escapada che mi fa conoscere un pochino di più quella che è la storia di questa comunità autonoma dei Paesi Baschi, o meglio conosciuti come Euskal Herria. Qui in Spagna le comunità autonome sono tantissime…ma i baschi hanno…come dire…una marcia in più: la lingua.
Il Basco – Euskera
Il basco (o euskera) è una lingua che non si sa bene da dove salti fuori. Me lo ricordo ancora quell’esame di linguistica in cui dovevamo elencare tutte le lingue di origine indoeuropea. Ma, ahimè, il basco non è tra queste. Il basco è una lingua isolata…e ve ne renderete conto guardando, ad esempio, le insegne luminose al mercato, o l’orario di apertura dei negozi con i giorni scritti in basco.
Per capirne un po’ di più sulla storia di questa città, e della sua provincia di Bizkaia, ho fatto un salto al museo Basco dove ho prima sommerso di domande il ragazzo all’entrata e poi mi sono fatta un giretto in questo piccolo spazio museale. All’ultimo piano del museo c’è un plastico della provincia di Bizkaia che vi fa capire, sia la grandezza di Bilbao (350mila abitanti) sia come il paesaggio sia totalmente montano e aspro. Un po’ come la nostra provincia, o anzi peggio. Tra le città di questa provincia basca c’è anche Guernica. Ve lo ricordate il quadro di Picasso esposto a Madrid, al Reina Sofia?
Guggenheim
Dici Bilbao, pensi al Guggenheim. Se qualcuno mi chiedesse se vale la pena spendere 10 euro (il secondo piano era chiuso per allestimento mostra, altrimenti si pagherebbe 13) risponderei di no. Il no almeno per l’allestimento interno e per le pochissime opere presenti rispetto a quelle che si possono trovare a Venezia, nella casa di Peggy. Diciamo che la visita è stata addolcita dalla visita guidata in cui in modo molto semplice ed esaustivo è stato spiegato il perchè del museo a Bilbao e il significato della struttura.
Accanto all’entrata del museo c’è il punto di informazioni turistiche, dove mi hanno consegnato una piccola guida di basco che vi aiuterà, se vorrete, a comprendere un po’ di più questa zona.
Nella guida sono illustrate anche le bontà che si possono assaporre in questo angolo di penisola iberica.
Se siete appassionati di Pintxos, beh, allora fate un salto nei numerosi bar del Casco Vejo…io ho provato quelli del Berton, eccezionali, e costano solo 1,80 e quelle del Bar Charly di plaza Nueva, costano 2,20 ma potete trovare il classico Bacalao con Pil Pil. Qui a Plaza Nueva è bello andarci la domenica, quando tutti si ritrovano nei numerosi locali di pintxos per aperitivare.
In Plaza Nueva, nel Casco Vejo, io ho trovato anche questi strani personaggi…ho provato a ricercare la loro provenienza…ma invano…
La cucina basca è famosa in tutta la Spagna…prima di partire, infatti, in molti mi avevano detto “mangerai bene”…ed è stato così! Anche i dolci non sono niente male…Io ho provato la Carolina, una meringa con un po’ di cioccolato e l’Etxeko biskotxa, un pasticcino ripieno di dolce di latte o di crema pasticcera.
Bilbao è piccolina…per gli amanti dell’architettura ci sono parecchie cose realizzate da guru di quest’arte…come l’ottimo Calatrava e il suo ponte Zibizuri. A me è piaciuto il centro civico “Azkuna Zentroa” o Alhóndiga, ristrutturato e ripensato da Philippe Starck.
Questo antico magazzino del vino ospita oggi un auditorium, un cinema, uno spazio per mostre, una mediateca-biblioteca di tre piani dove i cittadini si ritrovano giornalmente. E’ famoso per le sue colonne…e per la piscina che troverete…sopra la vostra testa!