Nadal a Barcelona
Ecco qui…le feste di Natale a Barcellona mi hanno fatto scoprire delle tradizioni nuove. Primo tra tutti il Caga tìo, ovvero questo tronco di albero animato e che indossa questo simpatico cappello catalano. andando in giro per i molti mercatini natalizi che colorano la città, non ho potuto fare a meno di notare i numerosi banchetti pieni di questi tronchetti sorridenti! Ho quindi chiesto che cosa fossero…ed ecco qua la risposta!
Siete pronti? Qui c’è da cantare! Per gli amanti delle lingue, invece, chiedo di provare a capirne il testo…e dirmi a che altra lingua di vostra conoscenza assomiglia…
Caga tió
ametlles i torró
no caguis arangades
que són salades
caga torrons
que són més bons.
Caga tió
ametlles i torró
si no vols cagar
et donaré un cop de bastó
Caga tió!
Tió, Tió
Caga torró
D’aquell tan bo
Si no en tens més, caga diners
Si no en tens prou, caga un ou
Caga tió!
Caga “tió”!
Caga Tió
d’avellana i de pinyó.
Pixa vi blanc
per les festes de Nadal.
Ara vénen festes,
festes glorioses.
Menjarem conill
i llebre si en tenim!
Caga Tió! Caga Tió!
Si no et donarem
un cop de bastó!
E’ questa la canzone che durante la Noche Buena cantano i bambini al Tìo de Nadal. A partire dall’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, ogni famiglia colloca un tìo nella propria sala e i bambini iniziano a dar da mangiare al tronchetto ogni notte, coprendolo poi con una copertina perchè non prenda freddo. Più si è generosi dandogli da mangiare, più lui ricambierà il favore cagando, appunto, grati regali. In genere i bambini lo nutrono con gusci di frutta secca, bucce e semi. Le stesse cose che lasciano i bambini per le renne di Babbo Natale nella notte magica.
La vigilia, o Noche buena, i genitori nascondono dei regali sotto la coperta del tronchetto. La famiglia si colloca poi intorno al Tió e i bambini cominciano colpirlo gentilmente con un bastone al ritmo della canzone che ho riportato poco sopra. Ed ecco che il Tió inizia a cagare i regali per i più piccini, generalmente dolciumi, caramelle e torroni. Dei regali grandi invece si occuperanno i Re Magi il 6 gennaio, giorno de Los Reyes. Il Tió de Nadal diventa così il simbolo dell’affetto famigliare e della reciprocità delle buone azioni: se sei buono con gli altri, loro saranno buoni con te; se sei bravo con il Tió, lui lo sarà altrettanto con te.
La tradizione originale prevedeva di bruciare il tronco, le cui ceneri venivano poi utilizzate per proteggere case e campi dagli insetti. Il nome proviene dal latino “titio” che significa “tizzone”, “torcia”. Originariamente la tradizione vedeva presente solo il semplice tronchetto che si metteva a bruciare nel camino; questo veniva celebrato per la sua capacità di scaldare la casa e rendere l’ambiente propizio allo scambio dei dolci in famiglia durante le feste.