dai che si vola!

Oporto

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Questa è una meta per un fine settimana con gli amici, per una tappa nel vostro viaggio on the road, o semplicemente per saperne un po’ di più sul Portogallo del Nord.

La mia sensazione è che Oporto sia una città autentica. Non aspettatevi una grande città con i suoi ritmi supersonici. Qui si va lenti e a me questa lentezza piace. Questa piccola gemma genuina è una città che va assaporata e che vi terrà in allenamento grazie ai vicoli sali&scendi che sono il tessuto urbano da cui non potrete sottrarvi.

L’aereoporto è ben collegato con il centro città dalla linea viola della metrotramvia, che in realtà fino alla fermata di Lapa è un treno in superficie. Il biglietto è una carta ricaricabile che si può fare direttamente alla fermata dell’aereoporto, dove dei simpatici addetti vi aiuteranno a scegliere la tariffa e a schiacciare i bottoni giusti!

Dove mangiare

Quando volo in un paese straniero, mi piace provare le cose tipiche del posto. Meglio ancora se sono piccole…perchè il mio stomaco è piccolino! Se siete amanti delle tapas spagnole, o dei cicchetti veneziani, allora

Mmmm….penso ancora a quelle eclair fantastiche assaggiate alla Leitaria da Quinta do Paco. Questo piccolo bar che si affaccia sulla Piazzetta Guilherme Gomes Fernandes. Io qui consiglio colazione o uno spuntino pomeridiano con le loro fantastiche Eclair e le mille bevande proposte: caffè, latte, cioccolata calda, thè…gustateveli! Essendo una latteria, ci sono anche yogurt e formaggi da assaggiare accompagnati al miele biologico!

Se invece state passeggiando e volete uno snack veloce.. è l’ora dei panini…O’ Maria, si trova a Rua da Conceicao, è una paninoteca gestita da ragazzi giovani. Provata e approvata. Così come un’altra paninoteca che si trova in Rua do Armada e si chiama Hamburgueseria DeGema.

Il migliore, in assoluto, è comunque A Sandeira. I prezzi sono bassissimi, con 5 euro puoi pranzare con la loro zuppa del giorno, un’insalata o un panino, o una selezione di formaggi portoghesi. Il bar è un po’ nascosto, molto piccolo, ma una vera chicca!

La Francesinha è il piatto tipico di Porto. Una bomba. Sostanzialmente sono due fette di pane bianco, riempite di fette di bistecca di maiale, prosciutto e salsiccia. Questo panino è poi avvolto da uno strato di formaggio fuso. C’è anche la versione con l’uovo, ma credo che quanto descritto prima possa bastarvi come immissione di calorie. Una delle più buone Francesinhe si può mangiare alla Cervejaria Brasao. Essendo una delle birrerie più famose della città, qui potrete anche gustarvi altri piatti tipici portoghesi come ad esempio la trippa! Vi consiglio caldamente di prenotare un posto con anticipo perchè è sempre piena. Si trova in Rua de Ramalho Ortigão, una traversa che sale da piazza del Municipio.

Sbirciando dalle vetrine della maggior parte dei bar troverete il lanche, una specie di pizza arrotolata e riempita di carne e prosciutto di maiale affumicato. Molto usato al posto dei nostri panini per la pausa pranzo, il lanche è sicuramente da assaggiare.

Ci sono poi i Pastéis de Chaves. Se siete stati già a Lisbona, ma vi consiglio comunque di farci un pensiero, questo nome vi ricorderà quello dei pastèis de nata (che a Porto potete assaggiare da Nata Lisboa).

Chaves è una piccola cittadina a nord di Porto dove sono stati creati questi sfogliatelle ripiene di cose dolci o salate. La versione originale li vorrebbe ripieni di carne o pesce, ma alla A Loja Dos Pasteis de Chaves potrete trovare anche versioni dolci, come quella che ho assaggiato io alla crema di mandorle.

Cosa vedere

La cosa che mi piace fare generalmente quando ho poco tempo, oltre a leggermi la guida in aereo, è quella di recarmi all’ufficio turistico. Quello di Oporto si trova nella torre che si affaccia sulla scalinata che porta alla cattedrale della Sè. Lì, dei ragazzi molto simpatici e disponibili, vi prenoteranno una (o più!) visite guidate in una delle aziende di Porto che si affacciano sulla Ribera! Imprescindibile, infatti, un salto al di là del Douro, per conoscere un po’ più sulla storia di questo vino tanto prezioso…Io ho scelto Ferreira.

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Visita guidata in inglese (ce ne sono anche in spagnolo e italiano) e degustazione di due tipi di Porto per 6 euro. Approvato.

Gli azulejos che decorano le chiese e alcuni altri edifici della città sono una delle caratteristiche della storia e dell’architettura iberica. La capela Das Almas, la stazione ferroviaria di Sao Bento (decorata con più di 20.000 Azulejos dipinte in bianco e blu ad inizio ‘900 da Jorge Colaco, il più importante decoratore portoghese e costruita nel luogo dove nel 1600 c’era un un monastero benedettino poi caduto in rovina) e l’Igreja do Carmo sono tre esempi di questa tecnica di decorazione che mi ricorda tanto le tazze da caffè che teneva mia nonna nella credenza.

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La piazza su cui si affaccia la Chiesa do Carmo è la stessa dell’università di Oporto.

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Una libreria magica

Lì vicino c’è una delle librerie più belle del mondo. Almeno così dice la mia guida. E’ la Livraria Lello, la cui scala interna sembra essere stata usata o copiata per girare il film di Harry Potter. J.K. Rowling, infatti, visse a Porto per 10 anni mentre lavorava come insegnante d’inglese.

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La Livraria Lello è uno scrigno di magia dove è possibile sentirsi in un’altra dimensione. I libri che si possono trovare in lingua originale o in portoghese riempiono i due piani di questa libreria rivestita in legno scuro. La scala è l’assoluta protagonista. Bisogna pagare un biglietto di 3 euro per entrarvi, 3 euro che vi saranno tolti una volta acquistato un libro all’interno. Una buona strategia per calmierare le visite dei turisti curiosi e per educare alla lettura!

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Proprio di fronte alla libreria si trova quella che è ritenuta il simbolo di Oporto: la Torre dos Clerigos. E’ lì accanto che passa il tram che porta giù fino alla stazione di Sao Bento.

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La Catedral

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Camminando tra le strette viuzze si raggiunge la Catedral de la Sè, la cattedrale di Porto. L’interno è semplice, con tre navate arricchite da cappelle barocche. Splendido il chiostro gotico arricchito pareti decorate da azulejos bianche e azzurre che raccontano la vita di Maria e le Metamorfosi di Ovidio!

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Patrimonio Unesco

Dalla piazza antistante la cattedrale la vista è mozzafiato! E se abbassi un po’ gli occhi puoi scorgere i tetti delle Ribeira, il quartiere diventato Patrimonio Unesco che si stende lungo il corso del fiume Douro. E’ bello perdersi, quasi come per le calli veneziane, in queste stradine della città che digradano verso il fiume.

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Nella parte bassa della Ribeira parte il ponte in ferro Dom Luis I che porta alla cittadina gemella di Vila Nova de Gaia, dove, come ho detto prima, ho visitato l’azienda Ferreira. Intorno al ponte e lungo tutta la riva del Douro sonnecchiano i barcos rabelos, le caratteristiche imbarcazioni con a bordo le botti che da secoli sono usate per trasportare il vino porto dalle cantine di produzione ai magazzini.

Verso l’oceano

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Passeggiando per la Ribera in direzione ovest, quindi dalla parte opposta del ponte, si arriverà alla fermata del tram che vi porterà fin sull’oceano! Il biglietto si fa a bordo, costa 5 euro per andata e ritorno, ma ne vale la pena!

Ci sarebbero tante altre cose da dire di questa piccola città…ma le lascio scoprire a voi! Buon volo!

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